CONTRATTO PRESTITO PERSONALE IRREGOLARE

Hai stipulato un prestito personale o finalizzato?

Perchè controllare ti conviene?

Perché potresti aver diritto ad un

COSPICUO RIMBORSO

 

Perché affidarti a noi?

Su un campione analizzato di circa 3800 contratti relativi a prestiti personali e finanziamenti abbiamo riscontrato che il 63% di questi contiene gravi irregolarità in materia di trasparenza bancaria e tassi applicati.
La verità è che troppo spesso le banche hanno approfittato della poca informazione e dell’inconsapevolezza con cui i consumatori firmano i contratti, intascando profitti illegittimi in un settore economico caratterizzato da impunità e mancanza di controlli.

Grazie ad un elevato grado di specializzazione, frutto di un intenso studio della materia, il nostro staff ha ottenuto 120 vittorie ABF, numerose transazioni e collabora con 35 studi legali in tutta Italia.

Attualmente i nostri periti stanno fornendo assistenza in vari contenziosi avviati per i nostri assistiti in vari tribunali d’Italia. L’avvio di tali procedimenti ha dato luogo a numerose Consulenze Tecniche d’Ufficio (CTU), svolte da periti nominati dai tribunali, le quali stanno confermando i nostri rilievi. Di conseguenza, molte cause sono state interrotte dalle finanziarie, le quali hanno preferito stipulare un accordo transattivo a vantaggio dei nostri assistiti. In altri casi abbiamo ottenuto una sentenza favorevole, che ha confermato tutte le nostre verifiche.

 

Noi di ADL Consum possiamo aiutarti, inviaci la tua documentazione. Il nostro team condurrà un’analisi tecnico-finanziaria del contratto e, se troveremo delle palesi violazioni delle norme previste, ti assisteremo in tutti i passaggi necessari ad ottenere ciò che ti spetta. Associati con ADL Consum e verifica il tuo finanziamento, tuteleremo i tuoi diritti.

Errata indicazione TAEG
Mancata indicazione TAEG
Usura del TEG

Perchè un contratto può essere irregolare?

Le irregolarità più comuni in un contratto di prestito personale o finanziamento sono essenzialmente due:

  • Comunicazione di un TAEG inferiore a quello reale, mettendo in atto un comportamento che si traduce in pubblicità ingannevole;
  • Applicazione di tassi di interesse che determinano un costo complessivo superiore ai limite di legge.

TAEG

Il TAEG è fondamentale per mettere a conoscenza il consumatore dell’effettivo costo del finanziamento e per permettergli di confrontarlo con quello degli altri operatori del settore. In pratica, è il tasso più importante per consentirti di scegliere in piena consapevolezza e libertà.
Infatti il TAEG è il tasso che percentualizza tutti i costi del finanziamento e non va confuso con il TAN, o tasso d’interesse, che invece quantifica solo il valore degli interessi.

Come esempio chiarificatore al riguardo, si prenda il caso dei finanziamenti con cessione del quinto dello stipendio, dove ad esempio il prestito potrebbe apparire conveniente in quanto ha un Tasso d’interesse piuttosto basso (ad esempio 3%). In realtà presenta però un costo complessivo molto più alto, a causa dei costi elevati per commissioni e spese istruttorie, che portano il TAEG ad un valore notevolmente più elevato (ad esempio 16%). In un caso simile, potrebbe essere più conveniente, per esempio, un finanziamento con un tasso superiore del 6%, il quale ha però poche spese accessorie e un TAEG del 9%.

Il TAEG è quindi un tasso fondamentale per orientare le valutazioni del consumatore. In Italia, dall’entrata in vigore del Decreto del Ministero del 08/07/1992, l’indicazione del TAEG è diventata obbligatoria in tutti i prestiti personali. Nel corso del tempo numerose circolari della Banca d’Italia e del CICR hanno integrato le prescrizioni di legge, al fine di ottenere la massima trasparenza a tutela dei consumatori stessi.
Nonostante questo, numerosi Istituti di credito e finanziarie hanno arbitrariamente escluso dal TAEG alcuni costi, comunicandolo inferiore a quello reale. Questo comporta una grave violazione della trasparenza bancaria, punita con una pesante sanzione, secondo quanto indicato negli art. 117 e 125 bis del Testo Unico Bancario (TUB).

ESEMPIO CONCRETO

Finanziamento del: 12/07/2010 – di € 30.000,00
Restituzione: 120 rate da € 494,35 totale da restituire € 59.322,00
Totale costi: € 29.322,00

ANALISI – Errata indicazione del TAEG

RICALCOLO – Finanziamento di € 30.000,00 al tasso minimo dei BOT (12mesi/2009): 0,74%

TOTALE DA RESTITUIRE: € 31.192,33

RECUPERO RISPARMIO GRAZIE ALL’ANALISI: € 28.129,67

IN CASO DI USURA

Il finanziamento diventa a titolo gratuito, quindi tutte le somme pagate diventano capitale restituito, l’eventuale debito residuo va restituito senza interessi.

IN CASO DI ERRATA INDICAZIONE DEL TAEG

Sostituzione del tasso d’interesse, da quello contrattuale, al tasso minimo dei bot.