Perchè un contratto può essere irregolare?
Le irregolarità più comuni in un contratto di prestito personale o finanziamento sono essenzialmente due:
- Comunicazione di un TAEG inferiore a quello reale, mettendo in atto un comportamento che si traduce in pubblicità ingannevole;
- Applicazione di tassi di interesse che determinano un costo complessivo superiore ai limite di legge.
TAEG
Il TAEG è fondamentale per mettere a conoscenza il consumatore dell’effettivo costo del finanziamento e per permettergli di confrontarlo con quello degli altri operatori del settore. In pratica, è il tasso più importante per consentirti di scegliere in piena consapevolezza e libertà.
Infatti il TAEG è il tasso che percentualizza tutti i costi del finanziamento e non va confuso con il TAN, o tasso d’interesse, che invece quantifica solo il valore degli interessi.
Come esempio chiarificatore al riguardo, si prenda il caso dei finanziamenti con cessione del quinto dello stipendio, dove ad esempio il prestito potrebbe apparire conveniente in quanto ha un Tasso d’interesse piuttosto basso (ad esempio 3%). In realtà presenta però un costo complessivo molto più alto, a causa dei costi elevati per commissioni e spese istruttorie, che portano il TAEG ad un valore notevolmente più elevato (ad esempio 16%). In un caso simile, potrebbe essere più conveniente, per esempio, un finanziamento con un tasso superiore del 6%, il quale ha però poche spese accessorie e un TAEG del 9%.
Il TAEG è quindi un tasso fondamentale per orientare le valutazioni del consumatore. In Italia, dall’entrata in vigore del Decreto del Ministero del 08/07/1992, l’indicazione del TAEG è diventata obbligatoria in tutti i prestiti personali. Nel corso del tempo numerose circolari della Banca d’Italia e del CICR hanno integrato le prescrizioni di legge, al fine di ottenere la massima trasparenza a tutela dei consumatori stessi.
Nonostante questo, numerosi Istituti di credito e finanziarie hanno arbitrariamente escluso dal TAEG alcuni costi, comunicandolo inferiore a quello reale. Questo comporta una grave violazione della trasparenza bancaria, punita con una pesante sanzione, secondo quanto indicato negli art. 117 e 125 bis del Testo Unico Bancario (TUB).