La decisione n° 3223/17 è stata la prima vittoria ottenuta presso l’ABF di Palermo. L’ABF ha accolto e confermato i rilievi in merito all’errata indicazione del TAEG effettuati dallo staff della nostra Associazione. La banca ha rimborsato al nostro Associato € 3.618,04.
Accolta opposizione al decreto ingiuntivo di € 23.365,15 con sospensione della provvisoria esecutività ai danni dei fideiussori del conto corrente. L’opposizione del nostro legale convenzionato è stata fondata:
1) su varie violazioni in merito al rapporto bancario (TEG contrattuale superiore al tasso soglia, applicazione spese non pattuite, applicazione tassi superiori a quelli pattuiti, applicazione illegittima della Ius Variandi) rilevate nell’elaborato peritale redatto dal nostro perito convenzionato;
2) sulla nullità della fideiussione e su varie clausole vessatorie non espressamente sottoscritte.
Siamo lieti di annunciare che un nostro assistito ha ottenuto un rimborso da Banca *** S.p.a. pari a € 4.683,29.
La banca aveva fatto stipulare una costosissima ed inutile polizza assicurativa al nostro assistito. Dopo la disdetta, la banca ha rimborsato solo una minima parte dell’importo dovuto. Tuttavia dopo il nostro intervento la banca ha rimborsato tutta la somma spettante.
Siamo lieti di annunciare che il nostro assistito ha ottenuto un rimborso dalla finanziaria C****** S.p.a., pari a € 17.125,08.
Questo risultato è stato ottenuto in quanto il prestito personale è stato stipulato con un tasso (TEG) rivelatosi in usura.
Come spesso accade, abbinato al prestito sono state stipulate delle polizze assicurative che hanno determinato un costo maggiore per il cliente. Tali costi hanno prodotto un aumento del Tasso Effettivo e la conseguente usura. Come previsto dalla normativa (art. 1815 C.C.) il prestito è diventato “gratuito” e tutti i costi non sono dovuti.
La Nostra Associazione ha presentato un ricorso presso l’ABF di Palermo, il quale ha accolto le richieste e ha disposto il rimborso in favore del nostro Associato.
Per il tramite dell’avvocato Giovanni Lauro del foro di Napoli, il Tribunale di Milano ha sospeso la provvisoria esecutività del decreto ingiuntivo, ed ha disposto una consulenza tecnica per verificare l’errata indicazione del TAEG in un contratto di prestito personale.
Come riporta testualmente la sentenza: “il TAEG indicato in contratto risulta comunque inferiore a quello effettivo (11,56%) come correttamente calcolato nella perizia di parte” confermando al decimale i rilievi del nostro perito.
Questo risultato dimostra ancora una volta che:
PRESTITO PERSONALE – Rimborso di € 33.001,62
L’ ABF di Palermo ha accolto e confermato i rilievi del perito Rag. A.Caria. La finanziaria ha dovuto rimborsare al consumatore € 33.001,62
Questo risultato dimostra che:
PRESTITO PERSONALE – Rimborso di € 25.226,78
L’ ABF di Roma ha accolto e confermato i rilievi del perito Rag. A.Caria. La finanziaria ha dovuto rimborsare al consumatore € 25.226,78
Questo risultato dimostra che:
PRESTITO PERSONALE – Rimborso di € 11.143,00
L’ ABF di Milano ha accolto e confermato i rilievi del perito Rag. A.Caria. La finanziaria ha dovuto rimborsare al consumatore € 11.143,00
Questo risultato dimostra che:
PRESTITO PERSONALE – Rimborso di € 15.655,92
L’ ABF di Milano ha accolto e confermato i rilievi del perito Rag. A.Caria. La finanziaria ha dovuto rimborsare al consumatore € 15.655,92
Questo risultato dimostra che:
PRESTITO PERSONALE – Rimborso di €11.871,32
L’ ABF di Milano ha accolto e confermato i rilievi del perito Rag. A.Caria. La finanziaria ha dovuto rimborsare al consumatore €11.871,32
Questo risultato dimostra che:
